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3 Buone pratiche per l’accesso e lavoro in sicurezza negli spazi confinati

25 Jan 2019
3 Buone pratiche per l’accesso e lavoro in sicurezza negli spazi confinati

3 BUONE PRATICHE PER L’ACCESSO E LAVORO IN SICUREZZA NEGLI SPAZI CONFINATI

Lavorare in spazi confinati significa essere sottoposti ad un alto rischio per la propria salute e sicurezza.

Abbiamo già parlato di questi ambienti, in particolare abbiamo visto cosa sono, quali sono i rischi per i lavoratori e quali i requisiti che devono possedere operatori e imprese per svolgere le diverse attività lavorative.

Tuttavia ciò non basta: datore di lavoro e lavoratori devono sempre garantire una totale sicurezza.

Ecco quindi 3 buone pratiche da mettere assolutamente in atto!

1.Valutare i rischi presenti negli spazi confinati e ruoli

Valutare i rischi presenti negli spazi confinati significa porre le basi per garantire un'adeguata sicurezza agli operatori.

Innanzitutto è bene che il datore di lavoro abbia ben presente quali sono le leggi e le normative in vigore a riguardo.

Successivamente ha il compito di:

  • Identificare tutti gli spazi confinati presenti sul luogo (come ad esempio cisterne aperte, serbatoi, silos ecc), aggiornato un elenco di questi sempre aggiornato.
  • Qualora l’azienda decida di modificare i processi lavoratori e/o introdurre nuove tecnologie, deve effettuare sempre una valutazione dei rischi per ciascun spazio confinato.
  • Ogni spazio confinato deve essere segnalato con appositi cartelli: identificabili, distinguibili e leggibili da chiunque.

Una volta che il datore di lavoro ha svolto un'attenta valutazione dei rischi presenti negli spazi confinati, deve procedere all'assegnazione dei compiti ai suoi dipendenti.

Chiaramente ogni lavoratore ha la responsabilità di garantire l'adeguata sicurezza sia se stesso, che ai suoi colleghi nel rispetto delle norme in vigore.

Tuttavia per far sì che via sia una gestione ottimale di “controllo”, il datore di lavoro ha l’obbligo di dare dei ruoli, quali:

  • Accedenti che sono autorizzati ad accedere ad un ambiente confinato;
  • Sorveglianti che sono autorizzati a sorvegliare il personale presente negli spazi confinati;
  • Supervisori che autorizzano l’accesso agli spazi confinati con l’obbiettivo di verificare che questo avvenga secondo le norme e le direttive stabilite;
  • Addetti al soccorso.

2. Addestramento e formazione per gli spazi confinati

Attenzione: non tutti possono accedere agli spazi confinati!

Secondo le normative vigenti è necessario l'addetto all'accesso di questi luoghi sia addestrato e formato tramite corsi specifici che prevedono formazione, esercitazione e simulazioni.

Tuttavia gli "obblighi" non si fermano qua, anzi!
Il datore di lavoro deve provvedere a svolgere al proprio personale continui aggiornamenti in base alle normative, nonché una seconda presenza di nuovi rischi per la sicurezza.

Inoltre i lavoratori devono essere in possesso di un documento di idoneità rilasciato dal medico competente.

Ad ogni modo tutti i dipendenti hanno l'obbligo di prestare attenzione attenzione durante i lavori lavorativi, mettendo in atto tutto ciò che hanno appreso durante l'addestramento e formazione ma anche all'integrità dei dispositivi di protezione individuale nel loro possesso.

3. Gestione emergenza negli spazi confinati

Anche la gestione dell'emergenza è una pratica da non sottovalutare!

Infatti è richiesto che le attrezzature per il soccorso non siano solo date a disposizione al lavoratore prima dell’accesso in uno spazio confinato, ma che siano anche periodicamente ispezionate al fine di garantire una totale sicurezza.

Queste attrezzature sono:

  • Cintura di sicurezza
  • Estintore
  • Luci d'emergenza
  • Mezzi di segnalazione di emergenza

Noi di Sekure forniamo servizi di consulenza inerenti alla valutazione dei rischi in spazi confinati, nonché corsi qualificati e certificati per la formazione tecnica del personale. Contattaci!

Lara Righetto

Lara Righetto

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