Il DVR è il Documento di Valutazione dei Rischi. Esso deve essere redatto secondo precise indicazioni, perché fondamentale a pianificare, gestire e verificare la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Vediamo assieme come si redige correttamente il DVR.
Valutazione dei rischi: come redigere il documento
Prima di redigere il DVR è opportuno raccogliere tutte le informazioni necessarie in materia di processi e relativi rischi.
Per questo motivo tale documento deve essere sempre accompagnato da un insieme di informazioni:
- L’attività svolta;
- Il numero degli addetti;
- Le mansioni previste per ciascuno lavoratore;
- I luoghi di lavoro dove si svolgono le principali attività;
- Le attrezzature, le macchine e gli impianti presenti;
- Eventuali sostanze chimiche e biologiche ecc.
Ecco che dare una precisa informazione su tutto questo, significa porre le basi per adottare idonee misure di prevenzione e protezione dei lavoratori: a partire dalla formazione, sino all’uso adeguato dei dispositivi di protezione.
Assieme al DVR, tuttavia, ci deve essere anche un “Piano di miglioramento” contenente le misure di sicurezza aggiuntive per perfezionare i livelli di sicurezza nel tempo.
Organigramma della sicurezza
Sempre per una corretta valutazione dei rischi, il datore di lavoro ha l’obbligo di nominare delle figure specifiche per garantire prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro.
Può essere il datore stesso ad assumere il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, oppure può rimandare ad un RSPP esterno.
Ma l’RSPP non è l’unico ad avere un ruolo importante all’interno dell’organizzazione aziendale, bensì ci sono molte altre figure che tutelano la sicurezza sui luoghi di lavoro! Scoprili.
Valutazione dei rischi: Analisi
La valutazione dei rischi deve essere fatta per ogni fase di lavoro: quindi dai rischi propri dell’attività a quelli legati all’uso di attrezzature, macchine, agenti chimici ecc.
In tal senso è opportuno definire anche la struttura dei luoghi di lavoro, perché i rischi di infortuni sono legati anche dai fattori ambientali a cui è esposto il lavoratore.
Per una corretta valutazione bisogna considerare il metodo di analisi dei rischi.
Ad esempio se ci sono norme di riferimento è obbligatorio adottare gli algoritmi indicati dalla normativa stessa.
In caso contrario, in mancanza quindi di indicazioni legislative specifiche, ci si affida a dei criteri basati sull’esperienza e sulla conoscenza delle effettive condizioni lavorative.
Sulla base dei risultati della valutazione dei rischi dovranno poi essere definite, per tipo e per entità del rischio, le misure di prevenzione e protezione adeguate.
È errato pensare che il DVR sia un obbligo del datore, piuttosto è uno strumento fondamentale e utile per la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro.
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